L’avocado toast è la moda culinaria più ossessiva dell’ultimo decennio. In versione rustica o raffinata, il pane a cassetta con l’avocado è talmente fotogenico che su Instagram l’hashtag #avocadotoast ha raggiunto quota 500.000 scatti. Presuntamente salutare e dal gusto ricco, il frutto di origini messicane si presta a ricette vegan e senza glutine che accontentano tutti.
Tutto è incominciato a Sydney, in Australia, quando lo chef Bill Granger ha messo in menu un toast con avocado, lime e olio extra vergine di oliva. Era il 1993. Qualche anno più tardi – nel 1999 – l’inglese Nigel Slater ha proposto una ricetta simile sul Guardian.
Anche se l’abitudine di mangiare l’avocado con il pane è da sempre diffusa nei paesi produttori, come l’America Centrale e l’Australia, la moda dell’avotoast è esplosa solo all’inizio degli anni Duemila. Nel 2006, il newyorkese Café Gitane è diventato famoso per il suo “avocado, lemon juice, olive oil, chili flakes on seven grain toast”. Nel 2013 Gwyneth Paltrow ha definitivamente santificato l’open sandwich vegetariano inserendolo nel suo ricettario healthy “It’s All Good”.
Avocado toast mania
Ho mangiato il mio primo avocado toast nell’estate del 2013. Era domenica e la mia amica Kerstin mi aveva convinta ad abbandonare la biblioteca per andare al brunch di The Roost, un piccolo ristorante sulla strada principale di Northampton, in Massachusetts. In menu c’erano sandwich, uova, zuppe e insalate.
Kerstin ordinò l’avotoast. “È buono come la pizza ma non fa ingrassare”, disse. Mi affrettai ad ordinarne uno. Già allora sapevo che Kerstin aveva sempre ragione sulle questioni importanti della vita.
Quando la cameriera tornò al nostro tavolo e ci consegnò due piatti ovali, di ceramica bianca, io riuscii a stento a contenere il mio stupore. In ognuno, c’erano due fette di pane da toast con uno strato sottile di formaggio cremoso. Sopra, le fette di avocado erano state disposte in una rosa perfetta. Al centro, c’erano germogli di soia, gherigli di noce e un pomodoro arrosto. Il panino mi sembrò delizioso – era burroso, morbido e leggermente piccante per via dei fiocchi di peperoncino nascosti tra i petali del fiore.
Il rituale domenicale dell’avocado toast andò avanti per qualche mese. Quando tornai a casa per le vacanze di Natale, chiesi al mio fidanzato di portarmi a mangiare un panino allo Scheggi. Prosciutto arrosto e salsa sveglia-appetito. L’avocado non mi mancava affatto. La mia vita non era più l’oscillazione delle stagioni; era la successione di panini al prosciutto e avotoast. La mia felicità dipendeva in buona parte da questa certezza.
(Avocado rose toast photo by Brenda Godinez via Unsplash. Avotoast photo by Caroline Attwood via Unsplash.)