Alcuni dei piatti più goduriosi del mondo sono nati per errore: i ravioli fritti di St. Louis (più famosi come St. Louis toasted ravioli) non fanno eccezione.
C’erano una volta in un ristorante di St. Louis un cuoco italiano, un lavapiatti tedesco e una grossa pentola di olio bollente. Era l’ora di pranzo e il locale era affollato di gente intorpidita dal freddo. L’inverno del Missouri non sa essere gentile.
Il cuoco italiano, che era anche il proprietario del ristorante e si chiamava Angelo, si voltò verso il lavapiatti tedesco e vide che non c’erano più stoviglie da asciugare. “Prepara i ravioli”, gli urlò dall’altro lato della cucina. Lui era occupato con il sugo di carne.
Il lavapiatti tedesco si avvicinò ai fornelli. Era arrivato in America da poche settimane e aveva ancora tanto da imparare. Agguantò con entrambe le mani la teglia dove erano stesi i ravioli e li fece cadere rapidamente nell’olio bollente. Quando la pasta toccò l’olio, una mitragliata di schegge incandescenti invase la cucina. Il rumore fece accorrere Angelo che, indicando il pentolone d’acqua sul fuoco, disse al ragazzo con sguardo severo, “Non ti hanno detto che la pasta si cuoce nell’acqua?” Non si aspettava una risposta. Gli diede uno scappellotto e gli disse di allontanarsi.
Angelo afferrò una schiumarola e recuperò i ravioli dalla pentola. Dopo averli scolati per bene, li sistemò in un piatto da portata. Erano di un bel color brunito e gonfi come dei piccoli panzerotti. Li spolverò con pangrattato e formaggio grattugiato e li servì ad un tavolo di clienti abituali. Poi tornò in cucina e disse al lavapiatti di andarsene. Il ragazzo raccolse le sue cose e si avviò con la testa bassa verso la porta. Stava per uscire per sempre dalla vita di Angelo (e dalla storia della cucina italo-americana) quando uno dei commensali entrò in cucina per chiedere cosa fosse la pasta fritta che gli era appena stata servita. “Era deliziosa”, disse l’uomo. Angelo, che era un uomo di mondo e sapeva che non bisogna mai farsi trovare impreparati, rispose velocemente “St. Louis toasted ravioli!”.
Poi guardò negli occhi l’inventore dei ravioli fritti di St. Louis e gli chiese di rimettersi al lavoro.
Ravioli fritti di St. Louis – St. Louis Toasted Ravioli
Nessuno ha mai capito perché i ravioli di St. Louis vengano chiamati toasted, tostati, anziché fritti. Forse è perché nel Missouri sono dei fanatici del tostapane. Oppure è per il gusto della pasta all’uovo che, fritta in olio bollente, acquista un delicato sapore tostato. Quello che sappiamo di questo classico piatto italo-americano è che nacque per errore negli anni Trenta nel ristorante di Angelo Oldani a The Hill, il quartiere italiano di St. Louis, nel Missouri. Oggi il ristorante non esiste più. Al suo posto, c’è il Mama’s on the Hill (conosciuto anche come Mama Campisi). La trattoria, che punta più sulla storia dei ravioli fritti che sulla qualità del cibo per attirare clienti, è stata anche protagonista di un episodio di Restaurant Impossible.
Se volete replicare a casa vostra i ravioli fritti di St. Louis, fate come il lavapiatti tedesco e friggeteli quando sono ancora crudi. Io però li preferisco leggermente sbollentati prima di essere fritti. In questo modo, il ripieno al formaggio si ammorbidisce e diventa davvero delizioso.
Questa ricetta è ottima per un aperitivo dell’ultimo minuto, insieme a un bicchiere di vino rosato ghiacciato. Se avete a cuore i vostri ospiti (e i loro denti), ricordate che i ravioli fritti di St. Louis vanno fatti e mangiati subito, perché si induriscono rapidamente. Come una volta ho sentito dire al comico Jim Gaffigann, “Questi ravioli li abbiamo fatti un minuto fa. Adesso li chiamiamo diamanti di St. Louis”.
- 250 gr ravioli con ricotta (potete scegliere qualsiasi ripieno, purché sia al formaggio)
- pangrattato
- Parmigiani Reggiano grattugiato
- olio per friggere
- sale e pepe
- ketchup fatto in casa o salsa al pomodoro piccante
- Cuocete i ravioli in abbondante acqua salata e quando salgono in superficie, scolateli.
- Versateli immediatamente in una ciotola dove avrete precedentemente unito il pangrattato e il formaggio grattugiato. Dico “immediatamente” perché i ravioli devono ancora essere molto umidi. In questo modo, il mix di pangrattato e formaggio si attaccherà meglio alla superficie della pasta. Assicuratevi quindi che la panatura copra uniformemente i ravioli.
- Versate abbondante olio per frittura in una padella e portatelo a temperatura. Quando l’olio è ben caldo, aggiungete i ravioli e friggeteli finché non saranno dorati e gonfi. Sistemate i ravioli su carta da cucina in modo che perdano l’olio in eccesso e servite subito.
- Potete servire i ravioli fritti di St. Louis con del ketchup fatto in casa (io ho provato il nuovo ketchup Mutti e mi è piaciuto molto). In alternativa, preparate un salsa di pomodoro molto piccante: fate cuocere della polpa di pomodoro in pezzi con abbondante olio extra vergine di oliva, pepe e peperoncino finché non sarà diventata bella densa.