L’Hero Sandwich (anche chiamato semplicemente hero, ovvero eroe) è un panino italo-americano grosso e ben imbottito nativo di New York. Oggi si trovano heroes diversi in tutti gli angoli del Paese.
Stavamo guidando verso Provincetown per un weekend di mare e lobster rolls. Ci eravamo lasciate alle spalle la periferia di Boston da meno di dieci minuti, quando la mia amica Dana, che era al volante, si girò verso di me e mi chiese, “Tu non hai fame?”
Risposi di sì e allora ci fermammo ad un chiosco di panini sul ciglio della strada. Fu soltanto dopo essere scesa dalla macchina che lessi l’insegna. In rosso, c’era scritto Mangia Brothers e sotto, nello stesso colore ma con una grafia più sottile, Italian Sandwiches. Ci rimasi abbastanza male perché speravo nei panini con l’aragosta.
Dana si avvicinò al baracchino per prima. Alzò la testa all’insù e chiese al ragazzo dietro al bancone, “Qual è il panino che ti viene meglio?” Poi, puntò l’indice verso di me e, con aria minacciosa, aggiunse, “La mia amica è italiana quindi farai meglio a darci qualcosa di buono”.
Il ragazzo sorrise vistosamente. “Heroes,” disse.
Dana strabuzzò gli occhi e mi chiese, “Di cosa diavolo sta parlando?”
Le dissi che non ne avevo idea.
Nonostante il suo accento americano, Dana era tecnicamente islandese e non sapeva un bel niente dell’America. I suoi genitori, due hippies di Pasadena, California, si erano trasferiti a Reykjavik poco prima della sua nascita e l’avevano cresciuta a pane e skyr, senza televisione. Non era mai stata negli Stati Uniti prima di allora. Quando ero con lei, avevo spesso la sensazione di osservare una bambina assorta nel compito di scoprire il mondo per la prima volta da sola.
“Cosa intendi per heroes?” Chiesi al ragazzo dietro al bancone.
Lui mi guardò sconcertato. “Non conoscete gli hero sandwiches?” Feci cenno di no, e lui spiegò, “Sono dei classici panini italiani”.
Non avevo mai sentito parlare dei panini dell’eroe. “Cosa c’è dentro?”
Il ragazzo afferrò un panino – era lungo come una mezza baguette – e lo tagliò a metà. “Prosciutto, carne arrosto, parmigiana, salsicce. Gli eroi stanno bene con tutto”.
Ci fu un attimo di silenzio, poi Dana disse, “Io voglio quello con il prosciutto.”
Il giovane si mise subito all’opera. Prima spennellò entrambe le metà del pane con un po’ d’olio, poi lo riempì di prosciutto crudo, pomodori a fette, mozzarella e provolone. Infine, aprì un barattolo di salsa – salsa verde diceva l’etichetta – e con un cucchiaio ne distribuì il contenuto nel panino. Lo incartò in un foglio di carta bianca lucida e lo passò a Dana.
Lei inarcò le sopracciglia, come se il panino l’avesse intimorita. “Ora capisco perché lo chiamano hero sandwich. Bisogna essere eroi per buttare giù una cosa del genere”.
Hero Sandwich – Panino dell’eroe
Come conferma anche il titolo di un celebre romanzo degli anni Settanta, a hero ain’t nothin but a sandwich, un eroe non è che un panino. Le origini dell’hero sandwich, tuttavia, non sono certe. Le fonti più accreditate affermano che la fama dell’hero sia iniziata con Clementine Paddleworth, che nel 1936 coniò il termine in una rubrica enogastronomica del New York Herald Tribune, affermando che il panino che le era stato venduto era così grosso che “you had to be a hero to finish it” (dovevi essere un eroe per finirlo tutto). Altri giornalisti sostengono invece che “hero” derivi da una pronuncia storpiata di “gyro”, il classico panino di origini greche farcito con carne arrosto. Tuttavia, la parola hero ha la sua prima attestazione negli anni Quaranta e il gyro è comparso nella cultura gastronomica americana negli anni Sessanta a Chicago.
Oggi esistono tante varianti di questo panino nato all’inizio del Novecento nelle gastronomie italo-americane per sfamare gli operai della città. Esistono solo due regole che fanno di un hero sandwich un vero hero: 1. l’hero è un panino freddo; 2. il pane deve avere forma tubolare. Il resto sono chiacchiere.
- 1 panino lungo tipo baguette
- prosciutto crudo
- pomodori
- rucola
- provolone (o asiago)
- mozzarella di bufala
- olio extra vergine di oliva
- Tagliate a metà il panino e farcitelo con il prosciutto, i pomodori a fette, la rucola e il formaggio a fette spesse.
- Condite con olio extra vergine di olive e tagliate il panino a metà.
- Mangiate subito.